Quattro chiacchiere con Letizya


Quattro chiacchiere con Letizya per saperne di più di “Mille miglia” è un ep che contiene 7 brani indie-pop dall’arrangiamento minimal e un sound caratterizzato dall’unione di chitarra classica e elettrica. Quella che presenta un’atmosfera più intima è la bonus track, si tratta di una versione di “Mostri” con solo pianoforte, violoncello e voce. Il progetto rappresenta il percorso dell’artista, i piccoli traguardi raggiunti e tutta la strada che ancora c’è da fare. 

Come nasce questa passione, questa voglia di proporre te stessa alla gente attraverso la musica e i tuoi testi?
Ho iniziato a cantare a 7 anni ma la musica ha sempre fatto parte della mia vita: mia madre era una pianista; ho iniziato a scrivere cose mie da un paio di anni, è nato tutto in modo molto spontaneo.

Qual è la tua canzone preferita che ti piace di più suonare?
I Say a little prayer di Aretha Franklin al pianoforte, la preferita di mia madre!

Come giudichi il panorama della canzone italiana? Il Festival di Sanremo è ancora il palcoscenico più importante per gli artisti?
Penso che in questo momento il panorama musicale italiano è molto variegato e da una parte è bello che ognuno possa ricavarsi un proprio spazio ma dall’altra è anche molto più difficile emergere. Penso che il Festival di Sanremo sia un palco ancora molto importante e potermi esibire li è uno dei miei sogni, ma ad oggi ci sono anche molti altri palchi e occasioni per farsi conoscere ad un grande pubblico.

Che ne pensi dei Talent show come trampolino di lancio?
Penso che siano senza dubbio una bella vetrina, ambienti in cui si possono fare conoscenze importanti, ma per godere degli aspetti positivi bisogna saper reggere bene lo stress ed essere pronti anche a ricevere tante critiche.

È da poco uscito il tuo nuovo EP. Ci racconti la genesi di “Mille Miglia”?
Mille miglia è nato perché volevo racchiudere in un unico EP un po’ tutto il lavoro fatto da quando ho iniziato a pubblicare pezzi miei, due anni fa. È allo stesso tempo la fine di un capitolo e l’inizio di uno nuovo.

Tre dischi che non possono mancare nella tua valigia?
Abbey Road dei Beatles, Lucio Dalla di Dalla e ovviamente Mille miglia!

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