“L’odore del mare” il nuovo singolo di Syrio parla della sensazione che porta l’estate dentro ognuno di noi. La spensieratezza, il relax, i colori accesi e il sapore di sale sulla pelle dopo una giornata al mare.
Come nasce
questa passione, questa voglia di proporre te stesso/a alla gente attraverso la
musica e i tuoi testi?
Nasce dal bisogno di essere ascoltato e dalla voglia di trovare altre persone con la storia simile alla mia che si rispecchino in quello che scrivo. Sono un cantautore con il sogno di cantare insieme alla gente. La mia gente. Scrivo i miei racconti, le mie storie ma anche situazioni riguardanti altre persone come ne “Il mondo non va via”. Mi diverto anche ad ascoltare i pareri degli altri e, perché no, scrivere anche di cose fuori dal comune come una lavatrice rotta dopo che mi è stato detto che fosse impossibile. Sul mio Instagram c’è la prova.
Qual è la
tua canzone preferita che ti piace di più suonare?
Senza ombra di dubbio “ci vediamo nel silenzio”. L’ho scritta in una notte, dopo un forte bisogno di tirare fuori quella rabbia mista a tristezza. L’ho strutturata in maniera tale da poter essere cantata con tutti gli strumenti anche singolarmente senza perdere il significato e l’intenzione del pezzo.
Come giudichi il panorama della canzone italiana? Il Festival di Sanremo è ancora il palcoscenico più importante per gli artisti?
Io ascolto ogni tipo di genere musicale e in Italia c’è un panorama vastissimo.
Pieno zeppo ti talenti e di grandi artisti. Ho scoperto nell’ultimo anno Alfa e
non posso far a meno di stimarlo con tutta la mia persona. Un po' come Ultimo
ma anche Annalisa, anche se il mio cuore batte forte per la Mannoia.
Riguardo al Festival di Sanremo.. SNI.. Dico sni perché sì, è il palcoscenico
più importante per gli artisti ma non significa essere “arrivati”. Molte
persone vedono il palcoscenico dell’Ariston come un punto di arrivo. Io lo vedo
più come un punto di passaggio. Un checkpoint da dove ripartire.
Che ne pensi dei Talent show come trampolino di lancio?
Non nego di averci provato nel 2019 e nel 2020 con xFactor e Amici quindi sarei un ipocrita se dicessi che non mi piacciono ma ad oggi, nel 2024, dopo essere anche cresciuto a livello personale e musicale lo vedo più come un divertimento e non come un trampolino di lancio. Ad oggi, non andrei ad un talent show per far si che la mia musica arrivi, ma punterei sul crescere ancora di più e creare il “mio pubblico” piano piano e con costanza.
Ci racconti la genesi del tuo nuovo singolo?
Era l’estate del 2016, si. 8 anni fa. Ai tempi registravo alla Mad House Recording insieme ad Andrea Madeccia e sentivo il bisogno di dover tirare fuori quello spirito di libertà e serenità che l’estate porta nella mia vita, ma anche in quella degli altri, ogni anno. Ci siamo ritrovati in un giorno di maggio in studio, l’abbiamo strutturata e poi a casa ho scritto il testo con 1 notte. Registrata il giorno dopo. Pubblicata 8 anni dopo. Lo so è strano ma è così bello!!
Tre dischi
che non possono mancare nella tua valigia?
-
Colpa delle
Favola di Ultimo
-
Flicker di
Niall Horan
-
Anche se
non è un album: The Greatest Show
Poi posso anche
attraversare tutto il mondo.