Intervista alla cantautrice Paola Di Leo: “Gocce Di Pioggia è molto esplosivo e potente come brano”


La giovane cantante e cantautrice italiana presenta il suo nuovo singolo “Gocce Di Pioggia”, un pezzo nato da un dolce arpeggio alla chitarra, ma il risultato della produzione è un arrangiamento esplosivo che mantiene però un mood triste e malinconico. 
 
Come nasce questa passione, questa voglia di proporre te stessa alla gente attraverso la musica e i tuoi testi?
Sono davvero nata e cresciuta con la musica. Quando mia madre ancora incinta di me mi racconta che faceva sempre ascoltare Mozart. Crescendo lei mi ha indirizzato ad un ascolto di musica jazz e classica, mentre mio padre ha un genere più rock e progressive. Per conto mio io adoro il pop e l’RnB. Quindi sento che la musica fa parte di me da sempre e crescendo ho capito quanto sia fondamentale per me come mezzo di espressione. Per comunicare la stessa meglio e rapportarmi con gli altri, utilizzo proprio la mia voce le mie canzoni. Mi piace scrivere non solo i testi ma anche le melodie. Mi sento libero e meno pesante quando scrivo una canzone. Penso che ognuno ha il proprio modo per comunicare, per sentirsi bene con se stesso, e lo stare proprio al mondo, questo mio modo è la musica.
 
Qual è la tua canzone preferita che ti piace di più suonare?
Cambia sempre, vado sicuramente a periodi e poi dipende dallo strumento. A pianoforte mi piace suonare Peaches di Justin Bieber, mi rilassa molto. Ma mi piace anche suonare le mie canzoni, come Speed. Alla chitarra invece, adoro suonare Session 32 di Summer Walker, e di mia canzone Better Day e anche Momento Distratto.
 
Come giudichi il panorama della canzone italiana? Il Festival di Sanremo è ancora il palcoscenico più importante per gli artisti?
Vivendo a New York potrei fare un parallelismo tra il panorama americano e quello italiano. Sicuramente mi piace che qui in America soprattutto a New York c’è molta opportunità per suonare dal vivo. Ho già suonato e cantato in diversi posti, tra cui anche ristoranti il mio obiettivo è quello di esibirmi ancora di più. La mia impressione è che qui ci sia più apertura verso cantautori emergenti, c’è molta curiosità nell’ascoltare musica nuova. Mentre in Italia si tende a preferire le cover di canzoni già famose. La canzone italiana rimane comunque qualcosa di molto particolare e legato alla nostra cultura. A me piacerebbe portare nel panorama della canzone italiana una proposta più internazionale musicalmente ma che rimane comunque italiana. Penso che Sanremo sia ancora un palco scenico molto importante in Italia e sarebbe infatti un grande sogno onore per me potermi esibire al festival.
 
Che ne pensi dei Talent show come trampolino di lancio?
Non sono appassionata di talent show a dire la verità. Non ho mai sentito che fosse la strada giusta per me come artista, ma potrebbe esserlo sicuramente per altre persone. Forse è per questo motivo che non ho mai realmente provato, solo tre anni fa su consiglio della mia casa discografica ho fatto un paio di provini per amici. Comunque, possono essere di molto aiuto come trampolino di lancio, ma bisogna essere pronti prima di cimentarcisi, altrimenti si rischia di non riuscire a cogliere le opportunità e la viabilità che ti possono dare.
 
Ci racconti la genesi del tuo nuovo singolo?
“Gocce Di Pioggia” è molto esplosivo e potente come brano, sia per le parole che per l’arrangiamento, ma allo stesso tempo ha una tematica triste e malinconia. È un brano intimo e personale che parla di una storia d’amore finita e della rabbia e la frustrazione che ne derivano. È un brano nato dalla mia esigenza di esprimermi durante un periodo triste e delicato per la mia esperienza personale legata alla fine di una mia relazione. Ho scritto questa canzone con un arpeggio alla chitarra e vorrei comunicare come mi sono sentita quando ho scritto la canzone, sperando che anche altri ascoltatori possano ritrovarsi. Con “Gocce Di Pioggia” vorrei tramettere molta energia, un’energia legata però alla malinconia. In questa canzone cerco di canalizzare la mia tristezza e rabbia e trasformarla in qualcosa di creativo, è stato anche un processo catartico, spero quindi di regalare sensazioni simili a chi ascolta il brano.
 
Tre dischi che non possono mancare nella tua valigia?
È difficile scegliere, ci sono talmente tanti album importanti e che hanno avuto un forte impatto sulla mia vita. Così sue due piedi in questo momento direi questi:
SOS di SZA, The Miseducation of Lauryn Hill, e Come Away With Me di Norah Jones. Adoro queste tre donne e la loro arte e questi tre album li trovo straordinari e rivoluzionario ognuno a modo suo.
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