A 30 anni dalla scomparsa
di MIA MARTINI, venerdì 9 maggio esce “TARAB” l’album
con canzoni inedite e interpretazioni alternative
di brani già noti proposti con nuovi arrangiamenti e con la
produzione artistica di Maurizio Piccoli, in digitale, in
cd e in doppio Vinile Crystal (Nar International/Warner Music Italy).
“Quando Maurizio Piccoli mi
ha contattato per chiedermi di occuparmi della produzione di questo progetto,
senza esitazioni ho detto sì e - afferma Massimo Massagrande,
produttore esecutivo - da subito ho notato l’impegno da parte di tutte
le persone coinvolte nel voler realizzare un progetto di qualità che esprimesse
al meglio l’ammirazione e il rispetto verso Mia Martini”.
Tarab deriva
dall'arabo tarabi (طرب) che significa
"agitarsi", "danzare" o "divertirsi con la
musica". È una parola che incarna lo stato d’estasi che si vive quando si
ascolta una musica che ci piace molto, che ci emoziona e ci permette un
distacco dal luogo in cui siamo, per trasportarci altrove. È una delle dieci
parole al mondo che non possono essere tradotte con un unico termine in
un’altra lingua, ma che devono essere spiegate utilizzando più parole.
Ad accompagnare l’uscita, da
venerdì 9 maggio in radio, “Il fiume dei
profumi”. E se nella versione pubblicata nel 1992 nel disco
“Lacrime” avevamo potuto ascoltare il brano scritto, suonato,
arrangiato e prodotto da Biagio Antonacci, in questa versione
inedita l’ascoltatore potrà entrare nella casa di Antonacci, in quell’ottavo
piano di via Fiordalisi a Rozzano, e ascoltare il provino originale registrato
nell’inverno del 1991 quando la grande Mimì cantò per la prima volta il brano
accompagnata dallo stesso Antonacci (un giovane cantautore che da lì a poco
sarebbe arrivato al grande successo) con la sua tastiera Yamaha DX7.
Per il lancio dell’album è
stato realizzato anche il videoclip de “Il fiume dei profumi”
(ideazione e editing di Giuseppe Coviello che ha curato anche
l’artwork e le grafiche della copertina): una serie di immagini suggestive che
accompagna lo spettatore verso una sorpresa finale.
“L’idea di onorare il
trentennale della scomparsa di Mia Martini è nata all’inizio del 2024. Fin da
subito ci è stato chiaro il progetto di elaborare brani, rarità inedite e
performance vocali, anch’esse inedite, ascoltabili solo in rare registrazioni
dal vivo o realizzate in studio durante le prove per i concerti. Il lavoro vero
e proprio - racconta Maurizio Piccoli - ha
preso due strade: quella dell’utilizzo della sola voce presente nelle
registrazioni dei provini in audiocassette e Dat e quella di costruire nuovi
arrangiamenti per la gran parte dei brani con l’intento di vestire di suoni e
ritmi più moderni la sua magnifica voce. Un motto mi ha accompagnato in questo
anno di lavoro regalare a Mimì una nuova primavera dopo quel maggio
rubato nel 1995. Risultato finale è stata per me una sorta di frequentazione
giornaliera con Mimì e la sua voce preziosa presente in una quarantina di
brani, quelli scelti inizialmente, sui quali - prosegue Piccoli -
ho lavorato sempre in contatto con Franco Canuto, così da fruire
dei suoi puntuali e partecipati consigli di profondo conoscitore dell’artista,
che ha dato un importante contributo per portare a termine questo progetto che
rappresenta le diverse sfaccettature musicali e interpretative di Mia Martini
che da più di cinquant’anni ci regala grandi emozioni.”
Questa la tracklist dell’album
con importanti informazioni sulle versioni presenti: “TARAB (Soffio
d’anima)” composizione inedita datata tra la fine
degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta. Si tratta di un brano di soli
vocalizzi molto suggestivo; “Madre e Figlia”, inedito
del 1982 che grazie a questo progetto vede la luce, composto dalla stessa Mia
per quanto riguarda il testo e da Guido Guglielminetti per la musica, tratta
del rapporto tormentato tra una madre e una figlia. “Il
fiume dei profumi” brano all’origine pubblicato nell’album “Lacrime”
del 1992. La versione contenuta in questa raccolta è una prova registrata nello
studio di casa di Biagio Antonacci nel 1991. “Il
Pescatore” canzone dell’amatissimo Fabrizio De Andrè,
già presente live nel disco “Miei compagni di viaggio” (1983),
viene rispolverata dall’artista negli anni ‘90 con un cantato
completamente diverso dal precedente e con un arrangiamento del tutto inedito.
“Di tanto amore”, venne pubblicata nell’album “Danza” del
1978. Mimì amava rispolverare qualche suo brano del passato con l’intenzione di
inserirlo in un nuovo progetto. Questa versione è un cantato del 1992 del
brano composto da Ivano Fossati. “Almeno tu
nell’universo” uno dei brani più rappresentativi del
repertorio dell’artista, sicuramente quello che la riportò al successo dopo un
periodo di silenzio. Scritto da Bruno Lauzi sulle musiche di Maurizio
Fabrizio, qui nel cantato del provino che fu fatto ascoltare alla
commissione esaminatrice del festival di Sanremo del 1989. “Stiamo
come stiamo” fu presentato a Sanremo 1993 dalla
coppia Mia Martini – Loredana Bertè. Questa versione,
nell’interpretazione da solista, fu provinata in studio. Il brano, di Maurizio
Piccoli e Loredana Bertè, piaceva particolarmente a Mimì, tanto da
inserirlo nella scaletta del tour dello stesso anno. “Io e la musica” di
Amedeo Minghi e Antonio Coggio, descrive il rapporto simbiotico che
ogni artista vive con la musica. Questa versione inedita doveva far parte di un
progetto a supporto del singolo “Spaccami il cuore”. Verrà
poi ripresa e inserita nell’album “La mia razza” pubblicato
nel 1990. “All blues”, sicuramente uno
dei brani più conosciuti del grande Miles Davis. Questa versione
inedita è del 1991. “Vivo” canzone inedita del 1977, era uno
dei brani candidati a entrare nell'album “Per amarti” dove Mia
sfodera un'interpretazione intensa con un'estensione vocale eccezionale.
“Un altro atlantico” brano
dal testo intenso a opera di Maurizio Piccoli su una splendida
melodia di Maurizio Fabrizio. In questa versione inedita è
impreziosito da un’interpretazione straordinaria. Inizialmente era stato
pensato per la partecipazione a Sanremo 1990 e in quella versione verrà poi
inserito nell’album “La mia razza” pubblicato nello stesso
anno. “Il giorno che verrà (Nanneò)” pubblicato
con il titolo “Nanneò” nell'album “Mimì” (1981)
e caratterizzato da soli vocalizzi, fu poi ripreso da Mia ed arricchito con un
testo inedito. Questo brano, firmato proprio da Mia Martini testo e
musica, è un canto positivo e festoso, un canto di speranza, la speranza di
diventare madre un giorno... il giorno che verrà. “Canto del cuore (Canto
universale)”, pubblicato originariamente nel 1978 da Dario
Baldan Bembo con il titolo “Canto Universale” e con lo
pseudonimo di Jimmy Browning di cui Mia Martini
riscrisse il testo in maniera decisamente autobiografica definendolo
“il canto della mia passione” e si diceva molto dispiaciuta che non fosse stato
mai pubblicato. La versione qui presente è la prima realizzata da Mia Martini
dello stesso brano. “Buio” brano molto intenso, scritto
e composto da Mimmo Cavallo, pubblicato postumo nel 2004 e qui in una
versione con una struttura musicale diversa. Doveva far parte dell’album “Lacrime”,
ma avendo il brano una valenza forte e trainante, si pensò di accantonarlo per
trovargli poi collocazione in un futuro progetto. Si tratta di un canto del
dolore: “questo buio che mi spegne le stelle ad una ad una…”. “Bagnara” inedito
della metà degli anni ‘80 dedicato al suo paese natale. La particolarità di
questa melodia è quella di essere costituita da vocalizzi, ispirati a un
immaginario canto delle sirene. Il brano è stato arricchito da registrazioni
ambientali (rumore del mare e altro) effettuate dalla stessa Mimì su una
spiaggia di Bagnara Calabra. “Inno” composto dalla
coppia Michele Piccoli – Dario Baldan Bembo, già pubblicato
nell’album del 1974 “È proprio come vivere”, è uno dei più
raffinati di tutta la discografia dell’artista e comunque uno dei
suoi preferiti, inserito nelle scalette di quasi tutti i suoi tour: Mimì ha
sempre manifestato il desiderio che questa versione inedita del 1992 potesse
essere inserita in uno dei suoi futuri album. “Che sia un amore” con
un parlato di commiato accompagnato dalla musica suggestiva di Maurizio
Piccoli. Le parole di speranza sono tratte da una lunga poesia di Claudio
Baglioni intitolata “Oltre la collina” che all’epoca
veniva accompagnata da una musica del compositore Antonio Coggio. “Uomini
Farfalla” già contenuta nell’album “Lacrime” del 1992, è
una canzone che l’artista commissionò all’amico e compositore Maurizio
Piccoli chiedendogli di trattare con delicatezza il tema
dell’omosessualità. Questa è una versione con un’interpretazione
molto intensa, inedita su una base che era stata realizzata da Maurizio
Piccoli nel suo studio di casa.
Questo progetto è stato
prodotto da Massimo Massagrande ed è disponibile in versione digitale (https://bio.to/MiaMartiniTarab),
su CD e doppio Vinile Crystal su etichetta NAR International distribuito da
Warner Music Italy.