Santangelo: intervista per il singolo “Inutile”


Con Inutile, Santangelo esplora la fragilità delle relazioni intrappolate nelle menzogne, ispirandosi a una storia reale. L’artista, spinto da una passione che va oltre la musica, considera ogni brano un’opportunità per condividere e connettersi con il pubblico.

Tra sogni futuri e riflessioni sul panorama musicale italiano, Santangelo vede nella musica un’evoluzione continua e considera esperienze come i talent show o la gavetta nei locali fondamentali per la crescita di un artista.

Il suo viaggio musicale, arricchito da influenze di album come Escapology e Hopes and Fears, è un invito a vivere la musica come verità e sentimento.

Come nasce questa passione, questa voglia di proporre te stesso/a alla gente attraverso la musica e i tuoi testi?
Mi spinge qualcosa di più di una semplice passione, il condividere con gli altri è la conclusione di tutto quello che da una vita inseguo

Qual è la tua canzone preferita che ti piace di più suonare?
Il mio prossimo brano che uscirà a breve

Come giudichi il panorama della canzone italiana? Il Festival di Sanremo è ancora il palcoscenico più importante per gli artisti?
Credo che la musica sia in continua evoluzione, qualcosa in questi anni cambierà sicuramente e credo forse in meglio. Il festival rimane la Champions che tutti vorrebbero vincere, anche se poi cambia poco perché il successo con il pubblico è un’altra cosa
 
Che ne pensi dei Talent show come trampolino di lancio?
Credo sia una esperienza come lo sia anche fare la gavetta nei locali, entrambe possono darti tutto e niente

Ci racconti la genesi del tuo nuovo singolo?
Inutile prende spunto da una coppia che viveva una situazione molto simile alla canzone, stanca di tutte le menzogne che si creano in un rapporto

Tre dischi che non possono mancare nella tua valigia?
Escapology
Hopes and fears 
Il cielo ha una porta sola
Nuova Vecchia