Intervista a Giuseppe Gazerro: la musica come riflessione personale

 

Oggi abbiamo il piacere di immergerci nell'universo musicale di Giuseppe Gazerro e la Resistenza Acustica, che ci presentano il loro nuovo singolo “Quella luce.” Questo brano si configura come una fotografia di momenti di riflessione sull'adolescenza, un periodo caratterizzato da emozioni contrastanti e da una profonda ricerca di identità. Con un giro di chitarra deciso e aggressivo, Gazerro riesce a catturare la rabbia e l'irrequietezza di quegli anni, mentre il canto trasmette un'energia intensa ma mai disperata. Il titolo, “Quella luce,” simboleggia le esperienze formative che illuminano il cammino di ognuno di noi. In questa intervista, esploreremo le radici della sua passione per la musica, il suo rapporto con il panorama musicale italiano e la genesi di questo singolo, scoprendo come le sue esperienze personali si intrecciano con la sua arte.
 
Come nasce questa passione, questa voglia di proporre te stesso alla gente attraverso la musica e i tuoi testi?
Ho cominciato a scrivere da piccolino; ma veramente piccolino.
Passare a testi veri e propri è stato un passo ovvio.
La musica l’ho scoperta altrettanto presto; ma esprimermi nella forma *canzone* è anch’essa cosa che ho cominciato a fare prestissimo; diciamo sui 13 anni.
Ho tuttora il testo autografo della prima – orribile 😊 – canzone che ho scritto.
Ero a scuola ed avevo 13 anni e 3 mesi.
Ero a scuola ed avevo 13 anni e 3 mesi.
 
Qual è la tua canzone preferita che ti piace di più suonare?
Impossibile per un musicista anche non ferrato come me avere UNA canzone preferita.
Diciamo che suonare Young e/o Dylan mi piace sempre.
 
Come giudichi il panorama della canzone italiana? Il Festival di Sanremo è ancora il palcoscenico più importante per gli artisti?
Il panorama sarebbe fertile, se non fosse per le Produzioni che sfruttano solo chi può far cassa.
Sanremo, francamente, per me è fenomeno di costume.
Il melodico italiano mi interessa come fenomeno; artisticamente è uno dei pochi generi che non ascolto mai.
 
Che ne pensi dei Talent show come trampolino di lancio?
Tutto il male possibile.

Ci racconti la genesi del tuo nuovo singolo?
Volevo fotografare alcuni momenti della mia adolescenza nelle strade in cui son cresciuto.
Mi è venuto tutto di getto in un pomeriggio.
 
Tre dischi che non possono mancare nella tua valigia?
Se intendete i 3 dischi migliori di tutti i tempi, dico:
Blood On The Tracks – Bob Dylan
A Love Supreme
– John Coltrane
Islands – King Crimson
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