Giulia Pratelli, che ha più volte attirato l’attenzione di grandi artisti quali Fiorello (che dal 2014 l’ha accolta nel cast della sua Edicola Fiore), Enrico Ruggeri e Grazia De Michele, negli anni è stata ospite nel concerto di Marco Masini, mentre ha aperto i live di Edoardo Bennato, Diodato e Mirkoeilcane. Nel 2018 è la cantautrice a dare la spinta propulsiva per creare e organizzare “Come è profondo il mare”, uno spettacolo in omaggio alla musica di Lucio Dalla che la porta a cantare nei teatri e locali italiani insieme a Tommaso Novi, Giorgio Mannucci e Luca Guidi. Nell’estate 2020 apre alcuni concerti di Paolo Benvegnù. Nello stesso anno entra a far parte della scuderia di Blackcandy e l’inizio della collaborazione è segnato dalla pubblicazione di “Un’altra domenica (canzone a casa)”, brano del quale qualche mese dopo verrà pubblicata una speciale live session acustica.
A gennaio 2022 esce l'album “Nel mio stomaco” anticipato dal singolo
“Qualcuno che ti vuole bene” feat. Bianco.
“Tutti i santi” è il suo nuovo ep disponibile dal 30 giugno dal
quale è estratto l'omonimo singolo in rotazione radiofonica.
Come nasce questa passione, questa voglia di proporre
te stessa alla gente attraverso la musica e i tuoi testi?
Probabilmente dall'amore per la voce e le sue mille possibilità espressive e dall'ascolto delle grandi cantautrici e dei grandi cantautori, capaci di creare un tessuto unico e un legame inscindibile tra due elementi affascinanti e preziosi come la melodia e la parola.
Qual è la tua canzone preferita che ti piace di più
cantare?
E' una cosa che cambia, anche in base al periodo che sto vivendo e alle sensazioni che si ricollegano ai singoli brani, in questo momento è l'ultima uscita "Tutti i santi".
Come giudichi il panorama della canzone italiana? Il
Festival di Sanremo è ancora il palcoscenico più importante per gli artisti?
Non vorrei esprimere giudizi, penso che il panorama negli ultimi anni sia profondamente cambiato e che sia necessario cercare modalità nuove per presentare il proprio lavoro, anche cercando di ritagliarsi un pubblico molto piccolo ma fedele e realmente interessato a ciò che si prova a raccontare.
Che ne pensi dei Talent show come trampolino di
lancio?
Credo che possano essere adatti a chi ha dimestichezza con i meccanismi televisivi e che l'esperienza di ognuno e ognuna sia strettamente personale.
Ci racconti la genesi del tuo nuovo singolo?
"Tutti i santi" è nato da un'esperienza personale molto difficile, la scomparsa di una persona cara. Ho provato a trasformare il dolore senza negarlo, vivendolo pienamente per poi trasformarlo in qualcosa di diverso e più luminoso.
Tre dischi che non possono mancare nella tua valigia?
Se dovessi partire oggi potrei "Twinkle Twinkle" di Ilaria Graziano e Francesco Forni, "Tapestry" di Carole King e "Dalla" di Lucio Dalla.
Probabilmente dall'amore per la voce e le sue mille possibilità espressive e dall'ascolto delle grandi cantautrici e dei grandi cantautori, capaci di creare un tessuto unico e un legame inscindibile tra due elementi affascinanti e preziosi come la melodia e la parola.
E' una cosa che cambia, anche in base al periodo che sto vivendo e alle sensazioni che si ricollegano ai singoli brani, in questo momento è l'ultima uscita "Tutti i santi".
Non vorrei esprimere giudizi, penso che il panorama negli ultimi anni sia profondamente cambiato e che sia necessario cercare modalità nuove per presentare il proprio lavoro, anche cercando di ritagliarsi un pubblico molto piccolo ma fedele e realmente interessato a ciò che si prova a raccontare.
Credo che possano essere adatti a chi ha dimestichezza con i meccanismi televisivi e che l'esperienza di ognuno e ognuna sia strettamente personale.
"Tutti i santi" è nato da un'esperienza personale molto difficile, la scomparsa di una persona cara. Ho provato a trasformare il dolore senza negarlo, vivendolo pienamente per poi trasformarlo in qualcosa di diverso e più luminoso.
Se dovessi partire oggi potrei "Twinkle Twinkle" di Ilaria Graziano e Francesco Forni, "Tapestry" di Carole King e "Dalla" di Lucio Dalla.
Tags:
Interviste