Ilario Schanzer si racconta


Ilario Schanzer è un musicista eclettico, pianista, chitarrista, cantante, cantautore e compositore, che vive a Roma e scrive la sua musica in molti differenti stili e generi.
Ad uno scarso interesse per la vita scolastica ha sempre contrapposto eccellenti risultati nello sport, vincendo così due titoli italiani di Canottaggio.
Ma la passione per la musica alla fine ha avuto la meglio e così si è diplomato in pianoforte al Conservatorio dell’Aquila, mentre da autodidatta imparava a suonare la chitarra e a cantare.
L’artista come pianista e come chitarrista ha fatto parte di molte band e formazioni musicali romane ed ha lavorato in varie emittenti radiofoniche come conduttore e ideatore di programmi musicali.
Attualmente lavora come musicista professionista ed insegnante di chitarra e pianoforte.
 
Come nasce questa passione, questa voglia di proporre te stesso alla gente attraverso la musica e i tuoi testi?
È iniziata a mia insaputa …mio padre avrebbe voluto suonare uno strumento musicale e così aveva riempito la casa di strumenti musicali…
Dopo ripetuti tentativi, però, non è riuscito ad impararne nemmeno uno.
In compenso io, un poco alla volta, avendoceli a portata di mano, ho imparato a suonarli tutti!!!
Insomma … mi sono avvicinato alla musica per gioco …avevo gli strumenti in casa e ho cominciato a giocarci …. imparavo facilmente a suonare le melodie delle canzoni famose ed era molto divertente farlo.
Facevamo a gara con i miei fratelli a chi era più bravo a trovarle …e in meno tempo.
Allo stesso modo sono nate le mie prime composizioni …giocando con una tastiera o un pianoforte era inevitabile che prima o poi uscisse fuori una melodia mai sentita prima …era la mia prima canzone … una canzone D’amore … “Quando Il Mattino”
 
Qual è la tua canzone preferita che ti piace di più suonare?
La Canzone è “Green Boogie” è un brano davvero irrefrenabile per pianoforte solista.
 …io amo il Blues, il Rock’NRoll, e lo stile Honky Tonk …che sono alcuni dei generi musicali da cui deriva tutta la musica Pop e Rock.
Il Boogie Woogie e Lo stile Honky Tonk in particolare mi hanno sempre affascinato …e ho sempre ammirato chi sapeva suonarli bene.
di conseguenza li ho sempre ascoltati con molta attenzione al fine di impararne i segreti.
Fino a che un giorno, con La Gioia per un SI di una ragazza molto carina a cui avevo chiesto se volesse uscire con me ….
Mi sono seduto al piano ed è uscito questo pezzo … “Green Boogie” (ovvero: descrizione della felicità)
 
Come giudichi il panorama della canzone italiana? Il Festival di Sanremo è ancora il palcoscenico più importante per gli artisti?
Posso avere La domanda di riserva?
Vabbè insomma …non condivido assolutamente le scelte fatte dall’industria italiana del disco degli ultimi 15-20 anni …
Ma dal momento che tutte le case discografiche importanti si sono uniformate su una stessa linea, deduco che ci sono dei motivi validi per farlo.
 io però non capisco quali sono questi motivi…e come me non lo capiscono moltissimi italiani.
Sanremo non è il palcoscenico più importante per gli artisti italiani ….
Sanremo è L’UNICO palcoscenico televisivo attualmente esistente per gli artisti italiani giacche’ in Italia è stato deciso da menti illuminatissime che la musica in TV non fa ascolti.
 
Che ne pensi dei Talent show come trampolino di lancio?
Penso che non siano un Trampolino di Lancio ….
o perlomeno sono un trampolino di Lancio solo per quegli artisti che sono stati scelti (molto tempo prima) dalle case discografiche.
Cioè: i Talent Show sono un sistema escogitato dai discografici per promuovere i Loro artisti
senza spendere un euro (o quasi).
I Dischi ed i CD non se li compra più nessuno e di conseguenza gli incassi sono bassissimi …
bisogna risparmiare!!!  come facciamo??   …facciamo il Talent Show!!
Si fa una finta gara musicale e si fa vincere (o piazzare bene) L’artista che si è deciso di promuovere.
Costi molto bassi e visibilità molto alta.
Tanto gli Italiani credono a qualsiasi cosa gli venga propinata dalla TV.
 
Ci racconti la genesi del tuo nuovo singolo “Se Cerco Le Parole”?
Il mio modo di comporre non è molto razionale, di conseguenza non è facile rispondere a questa domanda.
Quando scrivo una canzone, le note e le parole generalmente escono da sole, un poco alla volta, in maniera disordinata; e io, fino a che la canzone non è arrivata alle ultime fasi, non ho la minima idea di quale sia il senso di quello che sto scrivendo.
Diciamo che se fosse un Libro Giallo, io stesso fino all’ultimo minuto non sono a conoscenza di chi è L’assassino.
Anche “Se Cerco Le Parole” è nata così: un giorno un frammento non molto lungo della melodia ha cominciato a girarmi in testa in forma strumentale.
Mi piaceva e pensavo di averla ascoltata in una canzone di De Gregori … poi mi sono accorto che non c’era nessuna canzone di Francesco che contenesse quella melodia ….e allora ho cominciato a pensare che comunque sarebbe stata bene all’interno  di una canzone di De Gregori …ma non avendo alcun modo di venire a contatto con il grande cantautore ho pensato che sarebbe stato più pratico finire di scriverla e poi  cantarla  io stesso quella canzone …e così ho cominciato a canticchiarla invece che suonarla soltanto con il pianoforte .
E così, un po’ per volta, nel modo che ho descritto prima, la canzone ha preso forma.
 
Tre dischi che non possono mancare nella tua valigia?
Presumo che intendiate dire: tre “Long Playing”…perciò’
“Machine Head” dei Deep Purple 
“Let it Be” dei Beatles
“La Storia Infinita” di Giorgio Moroder
Nuova Vecchia